Proposte e idee

Questa pagina è stata creata con lo scopo di stimolare le idee.

In questa pagina sono stati raccolti i commenti e le opinioni di coloro che non erano presenti alla serata zero.


Gestione ordini ristorante

Utilizzare gli internet tablet come client per gli ordinativi in un ristorante da affidare ai camerieri.

Il proprietario personalizza il menù e questo può essere stampato per essere dato ai clienti i quali ordinano in maniera tradizionale al cameriere. Il cameriere invece di usare carta e penna usa il palmare per prendere l'ordinazione la quale viene smistata in tempo reale alla cucina, bar e cassa.

  • PRO: lo scopo del progetto è chiaro, la creazione di un demo è ragionevolmente facile, il costo dei palmari è ragionevole rispetto all'uso indicato, possibilità di farsi retribuire.
  • CONTRO: la realizzazione pratica può richiedere molto impegno non necessariamente retribuito, la sperimentazione mal tollerata dal locale.

Piattaforma di gioco

il problema principale è quello di giustificare il costo di un palmare da affidare al cliente:

  • il gioco deve essere una killer application per il pub/locale
  • un palmare dovrebbe essere sufficiente per un tavolo
  • oppure il gioco deve essere d'azzardo e questo incrementarne il ritorno

Paradossalmente quindi automatizzare la tombola come gioco d'azzardo (bingo) potrebbe funzionare bene quanto un gioco strardinariamente coinvolgente di completamente nuova ideazione.

Rinunciando ai giochi d'azzardo o simili si sente la necessità di creare un gioco davvero incredibile che intrinsecamente abbia bisogno di essere giocato in un luogo pubblico. Nel caso dello N810 dotato di GPS potrebbe persino essere una caccia al tesoro all'aperto o in auto. In ogni caso il problema più che tecnico pare essere relativo al social engineering e psicologia del gioco. In ogni caso un ricevitore GPS bluetooth potrebbe essere aggiunto anche sui modelli precedenti.

IMHO si potrebbe valutare l'idea di spostare la piattaforma su TomTom one, creare un gioco a squadre o un'arena in gps; far giocare online i concorrenti vendendo loro il solo accesso al serve del gioco. Una cosa tipo WOW ma da fare per strada col tom…. Guadagni più lenti, ma l'unica spesa è quella dell'hosting per il server di gioco.

La possibilità di ridurre il numero dei palmari necessari a uno per tavolo implica la necessità di ideare un gioco che sia bello da giocarsi a squadre (quiz, indovinello, caccia al tesoro). Le squadre all'interno dello stesso locale o in un network di locali abilitati possono sfidarsi e gareggiare.


Piattaforma d'incontro

Un'altra possibilità è quella di creare una piattaforma d'incontro come una video-chat all'interno di un network di locali magari anche vicini (centro storico di genova, centro commerciale ovada) che permetta alle persone un'interazione sociale, la capacità d'incontrarsi e la possibilità di sposarsi fisicamente.


Esplorazione turistica

Il palmare può essere affidato al visitatore di un grande museo, di un parco naturale o di un centro storico. Grazie al GPS (in esterno) oppure grazie a segnali di prossimità inviate da celle bluetooth (negli interni) il palmare informa il turista attraverso presentazioni multimediali.

In un caso particolare come un centro storico o un parco naturale dove fosse possibile illuminare in WiFi l'intero spazio si può ovviamente mescolare l'interattività sociale della video chat fra i presenti dotati di palmare, la scoperta del spazio stesso mediante descrizioni multimediali che contengono indizi per una caccia al tesoro che fornisce un ultureriore motivazione per la visita anche di locali commerciali.


Personal Trainer

Si potrebbe usare il palmare come strumento da affiancare agli atleti durante i loro esercizi in palestra. Dovrebbe dare il supporto a chi si allena per poter capire ad esempio come eseguire al meglio gli esercizi. Inoltre si potrebbe pensare di creare delle tabelle personalizzate(che solitamente sono cartacee) di allenamento e mantenere informazioni su quali esercizi nel tempo si è fatto per poter anche dare informazioni statistiche agli atleti. Questo potrebbe servire ad esempio per fargli capire in quali esercizi si sono allenati poco o quanto sono migliorati nel tempo.

Una palestra potrebbe avere un pò di questi palmari da dare agli interessati che ne fanno richiesta. Le informazioni su un atleta devono risiedere su un server remoto con connessione wifi che i device possono raggiungere. All'avvio dell'applicazione tramite una autenticazione (user/passwd), un atleta può scaricare via wifi le proprie informazioni sul palmare. A fine allenamento l'atleta registrerà i suoi progressi e riconsegnerà il palmare inviando al server le nuove modifiche pronte per essere registrate.

  • PRO: non credo esista niente di simile e quindi potrebbe avere gran successo.

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Plastico e robot

Il dispositivo portatile serve per controllare un robot e fin qua è il concetto del telecomando senza fili che in più riceve audio e video dal robot. Ora però si immagini un plastico anche complesso in cui i robot sono diversi come numero, forma e mansioni. Il plastico inizialmente dovrà essere "locale" perchè il controllo deve poter essere in tempo reale (dalle corse di auto a scontri epici fra robot umanoidi nel fango radioattivo di un lontano futuro per questo si può usare RTNET/RTAI).

In realtà tale plastico potrebbe essere anche molto distante (in Sud America al limite) purché si riesca a stabilire un routing in QoS decente. Per questo task pare più indicata la PSP piuttosto che altri palmari ma questo in fondo è un dettaglio. A essere ottimisti, conseguendo risultati degni di qualche nota, si potrebbe in futuro pensare di attivare una qualche collaborazione con il laboratorio di robotica dell'università di Pavia (per esempio). Robot umanoidi completi costano meno di mille euro ma altri robot come rover o ragni che possono essere assemblati a piacere possono costare anche molto meno da 200 euro a salire.

Questo tipo di "esperienza" può essere offerta a un network di pub/locali da i quali gli avventori connettendosi ad un unico plastico si potrebbero sfidare oppure attraverso monitor TV seguire le sfide e magari attraverso palmari/cellulari anche fare scommesse sull'esito di queste sfide. Tali scommesse potrebbero essere gestite anche in modo completamente autonomo dagli stessi partecipanti (allibratori, concorrenti, giocatori, etc. etc.) sfruttando una moneta virtuale eventualmente convertibile in denaro vero (ma questo aspetto è soggetto a legislazioni restrittive in Europa, non so in America).

  • PRO: senza ombra di dubbio c'è di che divertirsi
  • CONTRO: il primo prototipo potrebbe essere lontano da un progetto immediatamente vendibile

Un esempio di una gara tra robot sulla falsariga delle quelle trasmesse in tv sul satellite (bouquet Sky).

Questo è uno studio sul SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2003 ovviamente si tratta di robotica per l'automazione industriale. Nel 2003 il settore era in sensibile contrazione come pure le esportazioni ma in seguito si è avuta un'inversione di tendenza e un progressivo ampliamento del settore e delle esportazioni così come mostra il consuntivo del 2006 che rappresenta un +16% sul già record conseguito nel 2005. Dobbiamo quindi aspettarci che il settore del controllo industriale e del controllo di macchina sia in forte espansione grazie anche alla forte industrializzazione dei paesi emergenti.


Braccio robotico

L'idea consiste in braccio telecontrollato con webcam, inizialmente con funzionalità semplici, come per esempio sposta cubi di legno o polisitirolo di dimensioni diverse tramite una pinza meccanica o con un gancio. In questo caso i cubetti dovranno avere un appiglio a cui il gancio si possa attaccare. Si potrebbe poi dotarlo di intelligenza per fagli spostare in un contenitore i cubi + grandi di una certa misura e in un altro quelli + piccoli. oppure in base al colore grazie alla webcam….Una volta arrivati a questo punto, le idee arriveranno da sole…

  • PRO: Lo trovo divertente e lo reputo una buona base di partenza….
  • CONTRO: utilità minima almeno finché sposta cubi, costo del braccio

Roberto: Le cose semplici funzionano. Poi quando funzionano si possono complicare a piacere. In questo caso si può dotare il braccio di due webcam in modo che abbia la visione tridimensionale e invece che pilotarne i movimenti indicargli il cubo da prendere. Una rete neurale calcola la posizione e inclinazione del cubo, lo prende e lo sposta dove indicatogli. Tutto sommato non mi pare proprio una cosa banale!

Giovanni: Così si che sarebbe una cosa interssante….
P.S. esempio di [ http://www.robot-italy.com/advanced_search_result.php?search_in_description=1&keywords=braccio&x=0&y=0 braccio commerciale ] a prezzo interessante. Due di questi bracci potrebbero essere usati come base per costruire un umanoide e le webcam per la visione stereoscopica messi al posto degli occhi….


Piattaforma per l'accessibilità

(questa è solo una bozza discorsiva che dovrebbe essere supportata da esempi e sopratutto da una filosofia
possibilmente ispirata dalle tecnologie ma il più possibile indipendente da esse)

Premessa

"Il comune telefono è probabilmente l'oggetto più ridisegnato della Terra, eppure continua ad essere assai poco soddisfacente.
I telefoni cellulari, con le loro inusabili interfacce, fanno impallidire i VCR. Il telefono della Bang & Olufsen è una scultura, non un telefono, più difficile da usare dei vecchi telefoni neri a disco.
Quel che è peggio, il telefono è stato letteralmente infarcito di prestazioni. Memorizzazione dei numeri, ripetizione di chiamata, gestione delle carte di credito, prenotazione delle chiamate, segreteria automatica, selezione di numeri, eccetera vengono sempre più compressi nello spazio di un dispositivo che sta nel palmo di una mano, rendendolo impossibile da usare.
Io non solo non voglio tutte queste prestazioni; non voglio neanche fare il numero. Perchè i progettisti di telefoni non si rendono conto che nessuno di noi vuole fare il numero? Ciò che a noi interessa è raggiungere le persone con il telefono!
Se fosse appena possibile, faremmo volentieri a meno di fare il numero, e questo mi porta a concludere che il problema del telefono non sta tanto nel design dell'apparecchio, quanto nel progetto di un segretario automatico, da tenere in tasca".
(Nicholas Negroponte – Essere digitali)

Negroponte ha scritto questo saggio parecchi anni fa ma la situazione non è cambiata di molto.
L'utente è costretto ad accedere ad un'interfaccia che costringe l'uomo a ragionare come una macchina.
Si è fatta molta strada nello sviluppo delle interfacce ma i principi che stanno alla base sono ancora gli stessi da 20 anni a questa parte. Eppure quando comunichiamo con una persona che ci sta davanti semplicemente parliamo, quando i dispositivi trasmettono la nostra voce ci dimentichiamo della loro esistenza ma quando ci interfacciamo con questi dispositivi noi parliamo ancora la loro lingua e spesso quella dei singoli produttori che hanno deciso come devono svilupparsi le varie modalità operative.

Osservazioni:

  • la tecnologia esiste: interfacce grafiche, dispositivi miniaturizzati, interpretazione della scrittura, riconoscimento vocale, etc.
  • i device sono sufficientemente potenti: la disponibilità di memorie a stato solido e di massa è grande e a basso costo, mentre la velocità computazionale è sufficiente anche nei micro-dispositivi.
  • la ricerca e lo studio di nuove soluzioni partono anche dai sogni di qualche visionario.

Il Progetto:
(nome fittizio C-Access)

Si tratta di un'interfaccia sperimentale che integra diverse tecnologie e le rende fra loro intercomunicanti.

Lo scenario attuale è questo: all'interfaccia tradizionale così come è concepita ora si demanda il compito di comunicare con il dispositivo per realizzare il comando o una classe di comandi al fine di realizzare le varie funzioni operative. Se dobbiamo telefonare l'interfaccia ci fa accedere in maniera semplice alla composizione del numero, in via diretta fornendone le cifre o in maniera indiretta tramite la rubrica.
I telefoni cellulari offrono interfaccie alternative, per esempio, basate su comando vocale. Ma se si cambia il dispositivo si cambiano le modalità operative che sono implementate a discrezione del produttore e in genere la tecnologia non è estesa a tutte le funzioni. Il desiderio di realizzare mediante l'interfaccia una comunicazione semplice è ancora molto legato alla varietà dei dispositivi e
delle tecnologie. Non conosco progetti mirati alla costruzione di interfacce ad alto livello di astrazione applicabile anche a dispositivi comuni.

C-Access vuole essere un'interfaccia evoluta con l'obiettivo di essere indipendente dal dispositivo ma soprattutto dalle tecnologie utilizzate per la comunicazione; sarebbe bello se C-Access nascondesse così bene le modalità operative per la realizzazione delle funzioni in modo tale da superare uno pseudo-"test di turing" laddove l'ente che realizza le funzionalità è indistinguibile da quello che farebbe un uomo al suo posto. Se volessimo usare il paradigma di un'ipotetico ROBOT che agisce a seguito del comando imperativo "CONTROL" con il quale stabiliamo la comunicazione, l'interfaccia ci evita di conoscere i dettagli proposti dalle interfacce attuali verso il device che realizza la funzione richiesta. Impartiamo il comando "CONTROL" sfruttando qualsiasi tecnologia: a voce, in alternativa mediante scrittura a schermo oppure utilizzando grafici/icone ma l'obiettivo è quello di ridurre al minimo l'esigenza di fornire quei dati necessari e sempre ricorrenti in una comunicazione tradizionale con evidente rindondanza dei dati.
C-Access vorrebbe farci dimenticare l'esperienza frustrante di imparare una nuova modalità operativa di interfacciamento al web semplicemente perchè ho deciso di cambiare il telefonino! I dati che sono stati creati per memorizzare la mia impronta vocale sono legati alla mia persona e non al dispositivo che ha legato i miei dati alle SUE modalità operative.
Le modalità per raggiungere i miei contatti sono stati stabiliti una volta per tutte (magari con una rubrica via web raggiungibile dovunque!) e le mie impronte vocali sono già disponibili e accessibili tramite il mio account con il quale chiamare il mio amico <Bruno>, è un'operazione che si riduce semplicemente nel conoscere il nome di <Bruno>. Il tablet-PC (ma potrebbe essere qualunque dispositivo che integra diverse tecnologie di comunicazione e di interfacciamento) è il terminale in cui si realizza l'integrazione di 3 elementi:

  • l'interfaccia evoluta C-Access
  • l'accesso alla classe dei dati locali e remoti con account personale
  • le API per le tecnologie da integrare

Da sviluppare:

  • la struttura dell'intefaccia a layer
  • individuazione delle classi di interfaccia
  • layer di gestione delle configurazioni dei dispositivi
  • aree operative (locale, remota, automatica…) e sincronizzazione dei profili
  • sicurezza

Aree coinvolte nello sviluppo:

  • embedded : può essere necessario che alcuni dispositivi debbano essere supportati con applicativi specializzati
  • web application : l'accesso remoto con credenziali coinvolge sicuramente tali tecnologie lato server
  • java application : per alcuni telefoni cellulari potrebbe rendersi necessario un applicativo di supporto

PRO:

  • ampia libertà di sviluppo con strumenti e tecnologie esistenti
  • nessun vincolo con tecnologie proprietarie perchè si tratta di ricerca con standard aperti
  • ampio raggio di competenze
  • sperimentazione a basso costo

CONTRO:

  • un progetto ad alto livello filosofico forse ancora poco comprensibile
  • il progetto appiattisce le varietà applicative dei dispositivi in commercio e di conseguenza la capacità del produttore di attrarre il consumatore con nuove funzionalità che andrebbero a risultare un doppione con l'interfaccia C-Access
  • esempio 1:
  • esempio 2:
  • esempio 3:

Altre proposte

  • ???
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